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Institutiones Iustiniani.

Opera promossa da Giustiniano, sulla base delle Institutiones di Gaio, pubblicata il 21 novembre 533. Espone il diritto in vigore e dà notizie sul diritto precedente, avendo così la duplice funzione di manuale e di codice. Con lo scopo di realizzare l'unificazione legislativa dell'Impero, il 13 febbraio 528 Giustiniano affidò a una commissione di 10 membri, tra i quali Teofilo e Triboniano, l'incarico di organizzare le costituzioni imperiali in un'unica raccolta destinata a sostituire i vecchi codici gregoriano, ermogeniano e teodosiano. L'opera fu pubblicata il 7 aprile 529 sotto il titolo Novus Justiniani Codex, di cui ci sono pervenuti alcuni frammenti. Il 15 dicembre 530 l'imperatore emanò la costituzione Deo auctore, con la quale affidava a Triboniano l'incarico di scegliersi i collaboratori idonei a comporre una raccolta di passi scelti da opere di soli giuristi. Tra i prescelti furono Teofilo e Cratico della scuola di Costantinopoli, Doroteo e Anatolio di Berito, Costantino e undici avvocati. Così nacquero i Digesta o Pandecta, suddivisi in 50 libri. Durante la composizione dei Digesta, Triboniano, Teofilo e Doroteo furono incaricati di compilare un'opera più elementare destinata alle scuole, appunto la I.I.